Importanti difese alimentari all’epoca della pandemia

La principale concausa associata all’elevata mortalità da infezione da SARS-CoV-2 è rappresentata dall’induzione di un’abnorme risposta immunitaria che coinvolge l’inflammasoma, un sistema proteico complesso presente nelle cellule del sistema immune innato. L’attivazione e l’assemblaggio dell’inflammasoma infatti promuove la secrezione di mediatori chimici, le citochine pro-infiammatorie, il cui rilascio incontrollato è alla base di gravi danni dell’architettura dell’epitelio respiratorio.  Il virus SARS-CoV-2 ha dimostrato in particolare di attivare l’inflammasoma NLRP3.  Diversi lavori scientifici hanno suggerito che i composti bioattivi alimentari rivestono una funzione di fondamentale importanza nel modulare questo specifico inflammasoma, valorizzando pertanto e, ancora una volta, il ruolo centrale dell’alimentazione nello sviluppo e mantenimento di una immunità correttamente bilanciata. In particolare di seguito segnaliamo alcuni composti antiossidanti e vitamine che la letteratura scientifica recente ha messo in evidenza per i suoi effetti benefici anche per la pandemia.

Thè verdeTè verde

Il tè verde contiene elevate quantità di gallato di epigallocatechina (EGCG), un antiossidante in grado, tra l’altro, di modulare positivamente l’inflammasoma NLRP3, quindi di possibile aiuto nella strategia complessiva di riduzione della tempesta citochinica associata a Covid.

Uva (quercitina)Quercetina

La quercitina è un flavonoide presente in diversi alimenti vegetali quali, ad esempio, l’uva ed il cappero. Ha un ruolo pleiotropico come antiossidante ed antinfiammatorio, quest’ultimo agendo appunto sull’inflammasoma NLRP3. Uno studio recente del CNR ha inoltre dimostrato che la quercetina funge da inibitore specifico per il coronavirus, mostrando un effetto destabilizzante su una delle proteine fondamentali per la replicazione del virus.

Cacao MixResveratrolo

Il resveratrolo è un fenolo non flavonoide prodotto da varie piante, come per esempio vite, more e cacao. Anche per il resveratrolo diverse sono le evidenze che attestano la sua capacità di modulare l’inflammasoma NLRP3. Inoltre è stato recentemente proposto di impiegare la polidatina (resveratrolo glicosilato naturale) come presidio preventivo per persone professionalmente esposte a rischio di contagio.

Fiocchi di avenaMelatonina

La melatonina, un ormone prodotto dalla ghiandola pineale che regola i cicli sonno-veglia, e la fitomelatonina, chimicamente simile alla prima, hanno dimostrato di avere un effetto inibitorio sull’inflammasoma NLRP3. La melatonina è inoltre un potente scavenger di radicali liberi, più potente della vitamina E che rappresenta il riferimento nel campo. Inoltre mostra proprietà antiossidanti in quanto aumenta i livelli di diversi enzimi antiossidanti. La fitomelatonina è ubiquitaria nel mondo vegetale, aprendo così le porte al suo impiego come composto nutraceutico naturale. Buoni livelli sono stati riscontrati nelle bacche di goji, caffè, mele, ciliegie; dosi particolarmente elevate sono presenti in oli essenziali di diverse piante aromatiche e medicinali asiatiche.

Furtta verdura vitamineVitamine

Le vitamine hanno funzioni varie nei diversi organi del corpo umano, compreso il sistema immune. Anche nel sistema immune i meccanismi coinvolti rimangono molteplici, contribuendo nel loro insieme a contrastare gli alterati processi infiammatori a carico dei diversi distretti, compreso quello respiratorio.

Vitamina A

La vitamina A è un micronutriente fondamentale nel promuovere la crescita e l’integrità degli epitelio compreso quello respiratorio. E’ tipicamente una vitamina anti-infiammatoria, coinvolta nello sviluppo del sistema immunitario e, in particolare, nella generazione del meccanismo di tolleranza verso gli antigeni alimentari e self, contrastando così l’insorgenza dei fenomeni autoimmunitari.
La vitamina ha è contenuta in buone quantità nel latte e nei prodotti lattiero-caseari, nelle uova, nel pesce grasso e nel fegato. Il beta-carotene, precursone della vitamina A, si trova in molti vegetali di colore giallo, rosso e a foglia verde come spinaci, carote, patate dolci, pomodori, zucche, albicocche, pesche gialle, melone, frutti di bosco
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Vitamina C

La vitamina C supporta diverse funzioni cellulari dell’immunità sia innata che adattiva. In particolare la vitamina C, accumulandosi nei neutrofili e nei macrofagi, cellule del sistema immune innato, favorisce la generazione di specie reattive dell’ossigeno (ROS), fondamentali nel processo di clearance microbica, ossia la capacita di un organo di smaltire i microbi. La vitamina C viene attualmente utilizzata in terapia intensiva ospedaliera per il trattamento dell’infezione da SARS-CoV-2. La vitamina C è presente negli ortaggi e nella frutta come agrumi, kiwi, fragole, verdure a foglia scura, pomodori, peperoni.

Vitamina D

La vitamina D veniva utilizzata inconsapevolmente per il trattamento di infezioni come la tubercolosi prima dell’avvento degli antibiotici, attuato mediante l’esposizione diretta alla luce solare. L’olio di fegato di merluzzo, una ricca fonte di vitamina D, è stato impiegato nel secolo scorso per assicurare una maggiore protezione generale dalle infezioni. La vitamina D agisce ripristinando la corretta omeostasi immunologica con diversi meccanismi: potenziando la risposta innata, stimolando nei macrofagi la produzione di peptidi anti-microbici; agendo sulla risposta adattativa, riducendo la produzione di citochine infiammatorie dai linfociti T helper ed incrementando la produzione di citochine antinfiammatorie da parte di linfociti T regolatori. Sono buone fonti di Vitamina D anche il salmone, lo sgombro, il tuorlo d’uovo e i funghi.

A  cura di Mauro Rossi, Istituto di Scienze dell’Alimentazione Cnr