Il termine “propoli” deriva dal Greco ed è usato sin dall’antichità in medicina tradizionale come sostanza ad effetto benefico sulla salute 1

Ape e propoli

La propoli viene raccolta dalle api a partire da numerose secrezioni resinose e lattice di piante e dai boccioli foliari 2; le api provvedono a mescolare il tutto e a lavorare la miscela attraverso secrezioni salivari ed enzimatiche.

Le api utilizzano la propoli come agente cementante, per chiudere gli spazi aperti e le fessure che possono presentare i loro alveari 3-5 e come antisettico 6 per proteggere le larve, i depositi di miele e gli alveari stessi dalle infezioni microbiche 7, così da creare anche una sorta di ambiente “germ-free” e per mantenere in qualche modo la temperatura all’interno dell’alveare costante a circa 35 °C 8. La propoli ha un punto di fusione che varia tra i 60°C sino ai 100°C in alcuni casi 9 ed il suo colore varia secondo l’area e la fonte vegetale 10. Dal punto di vista chimico, la propoli è composta da oltre 300 tipi di molecole che variano anche in funzione della stagione 11. In generale la propoli contiene polifenoli (flavonoidi, fenoli acidi, esteri, aldeidi e chetoni 12, ma anche oli essenziali ed aromatici, oltre al polline ed acidi organici, zuccheri (fruttosio, saccarosio, glucosio, ribofuranoso, glucitolo, ecc), vitamine (B1, il complesso B2, B6, vitamina C e vitamina E), acido nicotinico ed acido pantotenico. La propoli è anche fonte di aminoacidi, terpeni, sali minerali. Una colonia di api produce generalmente 150-200 grammi di propoli all’anno 13.

Oggi le proprietà riconosciute della propoli sulla salute dell’uomo sono molteplici: essa è usata come agente antibatterico, antinfiammatorio, antivirale 14; ha proprietà antiossidanti ed anti-protozoiche e può agire come anestetico, antitumorale, anti-mutageno ed epatoprotettore 4 oltre che antifungino 3 ed antiproliferativo. Ha inoltre effetti sulla ipertensione arteriosa e può agire anche come anti epatotossico4.

L’attività biologica della propoli varia anche secondo l’origine geografica. In commercio oggi sono presenti numerosissimi prodotti a base di propoli, sotto forma di dentifrici, pastiglie, collutori, creme, gel, sciroppi per la tosse, vino, torte, polvere, sapone, gomme da masticare e compresse 15, ma anche come caramelle, barrette di cioccolato, lozioni per la pelle, shampoo 16, o semplicemente come miscele ad attività antisettica usate ad esempio come preservanti naturali nella conservazione di alcuni alimenti 17.

La propoli esercita un significativo effetto inibitorio contro vari patogeni, quali Enterococcus, E.coli, S.aureus. La modalità di azione della propoli è dovuta essenzialmente all’azione dei composti polifenolici in essa contenuti. La propoli riesce a bloccare la divisione cellulare batterica, a distruggerne la parete cellulare e ad agire sul citoplasma, bloccando anche la sintesi delle proteine microbiche. La sostanza riesce ad agire anche contro diversi funghi, ad esempio contro Aspergillus flavus produttore di micotossine, e Candida, bloccando la crescita dei miceli e la respirazione fungina.   I componenti della propoli posseggono proprietà antitumorali, agendo sul ciclo cellulare ed inibendo quei processi che portano alla diffusione delle cellule tumorali da una parte all’altra dell’organismo e stoppando la sintesi del DNA nelle cellule tumorali. La propoli può supportare anche l’organismo quando è sottoposto a varie terapie anti tumorali (ad esempio la radioterapia) che ne pregiudicano la sintesi di molecole importanti come il glutatione. L’attività anti-infiammatoria è dovuta essenzialmente alla presenza di flavonoidi. La propoli riesce a controllare diversi enzimi coinvolti nei processi infiammatori e, in alcuni casi, ne è stata dimostrata, in modelli animali, la capacità di agire in maniera positiva nei processi artritici 14.

Propoli

L’effetto epatoprotettivo della propoli è dimostrato dalla sua capacità di aumentare il livello di gluatione e di fermare la perossidazione lipidica e l’incremento di glutatione ossidato. La propoli può avere effetto epatoprotettivo anche nel caso di fegato di cui è compromessa la funzionalità a causa dell’alcol o del paracetamolo. Gli estratti etanolici della propoli sono stati usati con successo contro diversi patogeni che sono coinvolti nei processi di infezione dentaria. Essa contribuisce anche al processo di riparazione della polpa dentaria 15. La combinazione di estratti etanolici di propoli e le matrici che si usano normalmente per la produzione dei dentrifici ha fatto si che oggi vengano formulati, come detto precedentemente, dentrifici che servono per la prevenzione delle infezioni microbiche e le infiammazioni della bocca e delle gengive 10. A causa dell’elevato contenuto in polifenoli, la propoli è molto efficace anche come agente antiossidante e diverse ricerche hanno anche accertato che la propoli può proteggere la pelle dalle radiazioni 11.  La presenza di antiossidanti fa sì che essa possa essere di supporto anche nel trattamento di alcune patologie neurodegenerative, come il morbo di Parkinson e l’Alzheimer, e contro malattie cardiocircolatorie e dismetaboliche 11. E’ stato dimostrato che la propoli può agire anche contro diverse tipologie di virus, entrando nella loro struttura e disturbandone la replicazione 18.  

La propoli ha mostrato attività contro il virus dell’herpes genitale (HSV-2) 11, contro il virus dell’herpes simplex tipo 1. Un composto della propoli, l’isopentyl ferulato ha mostrato efficacia d’azione contro il virus dell’influenza A1 Hong Kong (H3N2) ex vivo 19, contro il virus dell’influenza aviaria, e contro il virus della malattia di Newcastle 20. Per le sue attività anti-infiammatorie ed antivirali, recentemente ne è stata ipotizzata, seppure in maniera teorica, la possibilità di efficacia come coadiuvante nel trattamento del COVID-19 21.

A cura di Filomena Nazzaro, Istituto di Scienze dell’Alimentazione Cnr

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